domenica 7 ottobre 2018

Pedagogia
Maestri e allievi 



Lectio




Nella scolastica medievale, la disputa è, con la lectio,parte di alcuni metodi onnipresenti ed essenziali dell'insegnamento e della ricerca, oltre che una
tecnica d'esame nelle università dei primi anni del XIII secolo. Poi, a poco a poco il termine assume il significato di "dibattito a sfondo teologico", prima svolto fra ebrei e cristiani, poi nel periodo della riforma protestante, fra cattolici  e protestanti.

Una delle due forme (l’altra è la disputatio) che assumeva l’insegnamento nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento. Consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere di alcuni auctores: per l’insegnamento del trivio, Donato, Cicerone,Prisciano ecc.; per la filosofia, Aristotele (tenendo presenti i commentatori greci e arabi, soprattutto Averroè); per la medicina Galeno, il Canon di Avicenna ecc.; per la teologia le Sentenze di Pietro Lomabardo e la Bibbia. Il maestro si chiamava quindi lector e l’insegnamento si esprimeva con il verbo legere.

QUAESTIONES

Le quaestiones erano esercitazioni scolastiche con le quali i professori testavano la preparazione degli studenti su problemi teologici e sui temi e le categorie del diritto romano . Strumento scolastico- dialettico, la quaestio veniva articolata in maniera tale da stimolare la discussione tra gli studenti che prendevano posizioni differenti. La questio poteva infatti essere definita come la dimostrazione per mezzo della ragione, in cui si risolvevano i contrasti relativi a testi di studio.
Essa si avvaleva dell'uso della dialettica e divenne un metodo d'indagine e insegnamento nel campo della Teologia e della Filosofia, la parte più importante 
dell'insegnamento insieme alla lectio dei brani, in cui il 
maestro trasmetteva il sapere appreso.

DISPUTA 




Nello scolasticismo , il sistema di istruzione del Medioevo, la disputa : è una modalità formale di dibattito utilizzata per elaborare e dichiarare teorie e leggi in teologia e in scienza . Il processo richiede una completa comprensione dell'argomento su cui verte la disputa e si basa sulla messa in discussione dei tradizionali scritti delle autorità 
In origine, la disputa è organizzata come una discussione orale, generalmente pubblica, tra più interlocutori. Quando è in programma una disputatio, le lezioni vengono sospese, ma i laureati  della facoltà e gli studenti dei corsi vi devono partecipare.
La struttura della disputa è generalmente la seguente:
  • l'insegnante formula la quaestio, cioè il tema su cui si svolgerà la discussione;
  • un opponens (opponente) solleva obiezioni sulla questio;
  • il respondens (di solito un laureato) cerca di controbattere in modo da creare un dibattito;
  • una volta esauriti tutti gli argomenti, l'insegnante propone una possibile soluzione (determinatio), che può confutare gli argomenti o approvarli;
  • l'insegnante conclude alcuni giorni dopo con una determinatio magistralis che dava luogo a una relazione scritta della disputa (questio disputatio).
Il metodo della disputa è indipendente dalle materie di cui si discute e «sembra che abbia svolto un ruolo importante nella ricerca universitaria, sia per un vero dibattito su un problema nuovo, sia per uno scambio di opinioni scritto.



L'auctoritas 


L'auctoritas era quella forma di reverenza e di fiducia che si riponeva nelle sacre scritture,quali strumenti della rivelazione divina: esse non potevano essere messe in discussione, ma essendo oggetto di fede, rappresentavano oltre che testi religiosi, le fonti più importanti per qualsiasi campo del sapere. In questo senso l'auctoritas era il principio su cui si basava la conoscenza scientifica.
Nel corso del Medioevo l'auctoritas non rimase circoscritta ai testi sacri, ma gradualmente venne estesa ad altri grandi autori del mondo classico (sebbene la filosofia scolastica  indicasse anche quale valore dare ai passaggi in apparente contraddizione) e poi alla grande maggioranza degli scritti in genere, pur nella costante convinzione che la ratio fosse superiore all'auctoritas (l'autorità si fonda sulla ragione, ma non la ragione sull'autorità) e che, negli argomenti umani, l'argomento d'autorità fosse, per definizione, il più debole, di fronte ad argomenti di ragione o di tipo empirico

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